07/06/2013

Feedback incontro con UBI Banca

Feedback incontro con UBI Banca

Di recente abbiamo incontrato il ceo di UBI Massiah con il quale abbiamo avuto modo di approfondire alcune tematiche  riguardanti in particolare l’andamento del business della società.

Descrizione

Ubi banca è un gruppo bancario italiano, quinto per numero di sportelli, nato nel 2007 dalla fusione per incorporazione fra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda, che opera prevalentemente con clientela retail con una presenza multiregionale ma con focus prevalentemente nel Nord Italia.

Evidenze emerse dal meeting

-          Il management è molto soddisfatto dell’attività degli ultimi 2 anni di rafforzamento dello Stato Patrimoniale che ha portato al ribilanciamento impieghi/depositi.  Adesso quindi la banca è pronta a far crescere gli impieghi per stimolare una domanda che rimane molto debole ( esempio mutuo: possibilità di averlo per coppie con contratti a tempo determinato);

-          Il costo della raccolta sta scendendo con una raccolta sulla clientela retail a breve intorno all’1%;

-          Ci sono spazi per un graduale miglioramento del margine di interesse che nel primo trimestre potrebbe aver toccato i minimi;

-          Sul fronte delle commissioni il management non ha grosse aspettative di crescita, considerando che le commissione hanno una bassa incidenza sui ricavi per la banca ed in misura inferiore rispetto alle altre banche italiane;

-          I costi nel corso del primo trimestre dell’anno sono calati di circa l’8%, anche se la volontà del management non è quella di continuare ad essere aggressivi su questo fronte;

-          La solidità della struttura patrimoniale rimane uno dei punti di forza della banca con un core tier 1 pari al 10,5% che pone Ubi oggi in termini relativi in una posizione migliore rispetto alle altre banche popolari che navigano in area 7,5%- 8,5%;

-          Il management si auspica una modifica della governance delle banche popolari pur rimanendo nel solco dello status cooperativo per agevolare l’ingresso di investitori istituzionali. È difficile inoltre vedere in questo momento un’accelerazione nel processo di fusione e acquisizioni, anche se il perdurare della recessione potrebbe accelerare questo processo.

Valutazioni finali

Nonostante non siano emerse novità importanti dal meeting , riteniamo  che, se Banca d’Italia dovesse avallare le attuali coperture e non richiedere aggiustamenti ulteriori (maggiori accantonamenti), UBI si trova  in una posizione migliore in termini di capitale rispetto alle altre banche popolari. Inoltre, riteniamo che i fattori negativi legati alle pressioni sulla redditività di uno scenario in cui i tassi non sono previsti in forte rialzo e alla scarsa domanda di credito oltre che flussi di crediti problematici visti in rialzo fino al 2014, siano già scontati nei prezzi attuali. Le valutazioni interessanti, con un rapporto prezzo su patrimonio netto pari a 0.3 contro una media del settore di 0.4, di conseguenza stanno alla base della nostra scelta di detenere il titolo nel nostro portafoglio.