05/11/2014

Ferrari: un lusso ma non per tutti

AcomeA PMItalia Ferrari: un lusso ma non per tutti

FCA ha annunciato la quotazione in Borsa di Ferrari, come società separata dal gruppo, e la conseguente attribuzione dell’80% delle azioni agli azionisti di FCA. Si sono dunque concretizzate le aspettative degli azionisti di Fiat degli ultimi anni. La reazione del titolo all’annuncio, che ha registrato un rialzo superiore al 15%, testimonia però come il prezzo del titolo non scontasse del tutto questa prospettiva. Ferrari sarà quotata in Borsa, ma, con l'80% delle azioni assegnato a FCA, al mercato rimane ben poco e la società di Marchionne risulta essere il primo, grande, beneficiario dell'operazione.

Ferrari in Borsa

Scorporo di Ferrari

Lo scorporo di Ferrari prevede la vendita del 10% dell’azienda attraverso la quotazione sul mercato americano, e ha l’obiettivo di sostenere le prospettive di lungo termine contenute nel piano industriale di FCA. L’emissione di un convertendo pari a circa 2 miliardi di euro e la vendita di azioni FCA sul mercato fino a 100 milioni consentirebbero al gruppo, attraverso delle aggiuntive risorse finanziarie, di ridurre l’indebitamento netto, migliorando dunque la struttura finanziaria. Ma qual è il valore di Ferrari? La risposta a questa domanda è cruciale per valutare la bontà dell’operazione. Applicando i multipli del settore del lusso, la valutazione oscillerebbe nell’intorno dei 9 miliardi, anche se parte di questo valore dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi fissati nel piano strategico.

Strategia e posizionamento

Il doppio beneficio derivante dall’operazione di scorporo, da un lato in termini di maggiore valorizzazione dell’asset Ferrari, dall’altro del miglioramento della struttura finanziaria di FCA, costituisce un importante supporto per il rialzo delle valutazioni del titolo FCA, considerando oltretutto come la recente quotazione di FCA sul mercato americano abbia incrementato la visibilità del titolo. Se a ciò aggiungiamo le potenzialità inespresse di alcuni marchi storici (come Alfa Romeo e Maserati) le valutazioni del titolo, a nostro giudizio, rimangono ancora molto attraenti. Motivo per cui manteniamo alta la nostra esposizione al titolo.

 

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